In questo studio l’ Ortodonzia nel bambino e nell’adulto viene effettuata con particolare attenzione all’aspetto estetico e al comfort per il paziente, avvalendosi delle ultime tecnologie di impronta con scanner ottico digitale e Invisalign. Queste tecnologie mettono a disposizione software dedicati che permettono di pianificare, visualizzare e seguire nel tempo l’andamento della terapia. In particolare il rilevamento delle impronte con scanner ottico permette di evitare la disagevole e, a volte non tollerata soprattutto dai bambini, metodica tradizionale del portaimpronte introdotto in cavo orale.
- A cosa serve l’ortodonzia?
- Quando bisogna rivolgersi al dentista?
- In cosa consiste un intervento ortodontico?
A cosa serve l’ortodonzia?
Lo scopo dell’ortodonzia (dal greco denti dritti) è quello di arrivare a una masticazione fisiologica con un buon allineamento dentale e un corretto rapporto tra le arcate, nel rispetto della salute dei denti e delle strutture anatomiche neuromuscolari. L’ortodonzia, inoltre, si preoccupa di prevenire e controllare una crescita scorretta dei denti.
Il trattamento ortodontico si può effettuare a tutte le età:
- Bambini. Una visita precoce consente di intercettare i problemi, di seguire e indirizzare la crescita dei denti, pianificare il momento più opportuno per intervenire, per avere il risultato migliore nel minor tempo possibile.
- Adolescenti. L’ortodonzia è determinante per ottenere la masticazione definitiva, nel momento di passaggio tra ultimi denti da latte e denti permanenti.
- Adulti. L’ortodonzia consente di recuperare una malocclusione mai affrontata o l’estetica perduta per una crescita dentale sfavorevole. Un trattamento ortodontico, infine, è molto importante per controllare le patologie dell’articolazione temporo-mandibolare o per intervenire su denti del giudizio malposti, su spostamenti dentali causati da estrazioni non subito sostituite da protesi.
Per ottenere risultati soddisfacenti è necessario impiegare apparecchiature che, per semplicità, sono definite mobili o fisse:
- Apparecchi mobili: possono essere rimossi dalla bocca e consentono di mangiare e mantenere una corretta igiene dentale.
- Apparecchi fissi: sono delle piccole placchette (attacchi) in acciaio che vengono posizionate su ogni singolo dente e collegate da un filo. La spinta combinata degli attacchi e del filo consente di spostare il singolo dente e l’insieme delle arcate. Gli attacchi, inoltre, possono essere realizzati in materiale trasparente e risultare molto meno visibili.
Una terza opzione, infine, è costituita dall’ Invisalign, gli apparecchi invisibili, molto richiesti dagli adulti per esigenze estetiche. Gli apparecchi invisibili, infatti, sono mascherine di materiale trasparente e atossico che riproducono correzioni progressive dell’arcata. Il loro utilizzo spinge i denti ad adattarsi alla forma della mascherina fino al raggiungimento dell’allineamento ottimale. Vengono cambiate ogni 15-20 giorni e devono essere portate sempre, salvo durante i pasti e l’igiene orale. Questa soluzione, però, non è applicabile in tutti i casi.
Quando bisogna rivolgersi al dentista?
Quando i denti sono storti o la masticazione è scorretta, l’ortodonzia è l’unica possibilità di risolvere il problema. L’ortodonzia, inoltre, risolve i problemi di malocclusione, che può essere relativa solo ai denti (malocclusione dentale) o riguardare anche una posizione o una crescita scorretta delle ossa mascellari che contengono i denti (malocclusione ossea).
In cosa consiste un trattamento ortodontico?
La scelta delle apparecchiature viene fatta in base a un’accurata diagnosi eseguita con radiografie, impronte, foto e anamnesi: si tratta di uno studio diagnostico personalizzato e non ve n’è uno uguale all’altro. A fine cura ortodontica è necessario un periodo di contenzione, cioè di mantenimento dei risultati ottenuti, per abituare il sistema masticatorio a lavorare con i denti nella nuova posizione. I tessuti, infatti, hanno una “memoria intrinseca” che può portare alla recidiva e al disallineamento.